Una pagina della Hypnerotomachia Poliphili, testo di Francesco Colonna, stampato da Aldo Manuzio nel 1499 a Venezia.

A Bassiano il giovane Aldo, probabilmente figlio di una famiglia vicina ai principi, ebbe modo di istruirsi iniziando ad amare le lettere e in particolare la filologia greca e latina. Studi che in seguito approfondì a Roma, poi a Ferrara, infine a Venezia. Nella città lagunare fondò la sua tipografia, che non fu solo tipografia ma importante centro di incontro tra i maggiori intellettuali europei del primo Rinascimento.

Il Museo Aldo Manuzio ha sede nell’antico palazzo Caetani, di fronte alla scalinata della così detta Porta Vecchia, un tempo residenza dei principi. E’ uno dei centri culturali più interessanti e motivo di orgoglio del paese. Il percorso del museo offre un excursus sull’arte della scrittura e sulle tecniche tipografiche nel corso del tempo. Conserva inoltre una bella raccolta di Aldine.

Le Aldine sono il formato tascabile ante litteram del Rinascimento. Misurano in genere 16 x 10 centimetri. In gergo tipografico si dice formato in-ottavo ottenuto piegando tre volte un foglio da stampa di dimensioni standard.

Rispetto al formato dei grandi libri fino ad allora prodotti, queste nuove edizioni, facilmente trasportabili,  rappresentarono il mezzo più utile per promuovere ovunque in Italia e in Europa l’idea di Aldo. In un mondo dominato da guerre e avidità di potere, il libro poteva costituire l’arma più efficace per diffondere pace e civiltà.

 

palazzo Caetani
Sulla destra il palazzo Caetani oggi sede dell’amministrazione comunale e del Museo delle Scritture dedicato ad Aldo Manuzio.

Ciò che caratterizza le aldine è la loro bellezza dovuta all’estrema cura con la quale venivano stampate. Spesso venivano arricchite da stampe miniate create da valenti artisti. Uno dei migliori esempi in tal senso è l’ Hypnerotomachia Poliphili – che si pensa illustrato dal Pinturicchio – considerato da molti esperti il più bel libro del Rinascimento. Per maggiori informazioni visitare il sito del museo: http://www.museoaldomanuzio.it/museo/index.html